Marco Alù ospite negli studi televisivi di Professione Motori

Ford al Max

 

A cura di Delfina Maria D’Ambrosio

Intervista di Filippo Gherardi

 

 

Nelle scorse settimane è tornato a farci visita Marco Alù, Direttore Pubbliche Relazioni Ford Italia. Tanti gli argomenti che abbiamo toccato, partendo dalla nuova Ford C-Max. Arrivata nelle concessionarie a giugno, una monovolume compatta che dal 2003 ad oggi ha venduto 1,2 milioni di unità:

“Si tratta di una vettura per noi molto importante, è arrivata alla sua terza generazione, visto che questo è un aggiornamento stilistico profondo e quindi lo definiamo come una nuova generazione. Come spesso è accaduto con le vetture Ford, specialmente con le nostre family car, la C-Max è un’auto che ha aperto un segmento nuovo che è quello del monovolume compatto. Partita nel 2003 in sordina, questa vettura si è fatta apprezzare per la capacità di carico, l’abitabilità e la guidabilità e da lì in poi è stata una cavalcata di successi continui. Non poteva non aggiornarsi quindi, prendere il family look nuovo della Ford con il tipico muso che caratterizza le nostre vetture più tutte le tecnologie Ford, il SYNC 2 con touch screen, le tecnologie legate alla sicurezza come l’Active City Stop, il portellone con apertura automatica”.

Macchina molto tecnologica ma anche molto sicura:

“Le vetture Ford si caratterizzano per delle tecnologie legate alla sicurezza che spesso si trovano solo a pagamento sul mercato, mentre noi le rendiamo disponibili a tutti, anche quelle che a volte vengono considerate inarrivabili e non poteva esimersi una vettura completamente dedicata alla famiglia con tutto quello che ne consegue in termini di richiesta di sicurezza. E’ una vettura che ha tutto quello che si può immaginare: dalle dotazioni di airbag tradizionali complete a dotazioni di ausilio alla frenata, di riconoscimento con dei segnali e tutta una serie di tecnologie che limitano i rischi legati alla distrazione che sono quelli più utili specialmente nella guida in città”.

Arrivata, come detto, nelle concessionarie a giugno, per quanto riguarda i motori ci sono degli aspetti significativi:

“LA C-Max è dotata di ottimi motori. A partire dall’EcoBoost 3 cilindri, un motore pluripremiato che quest’anno per la quarta volta consecutiva ha vinto il titolo di motore dell’anno per la categoria sotto i 1000cc, si tratta di un motore di grande successo per noi che viene montato dalla Fiesta fino alla Mondeo nella declinazione 100 CV. Passando al diesel, porta con sé un motore di recente introduzione che è il 1.5 che rispetto al 1.6 guadagna in emissioni, efficienza e specialmente è Euro6. E’ un motore silenzioso ed è il preferito dagli italiani, visto che dai segmenti C in su il diesel rappresenta la grande maggioranza degli acquisti seppur i motori benzina di nuova generazione abbiano un pochino limato la differenza. Quanto ai prezzi, partiamo da 20.000 euro per la Plus EcoBoost 100 CV, con salti di 1500 euro si passa al Diesel e con salti di 750 euro si passa ad allestimenti superiori”.

Se dal 2003 ad oggi la C-Max ha venduto 1,2 mila unità non è andata molto peggio la S-Max, che dal 2007 in Europa di unità ne ha vendute ben 400.000. Anche in questo caso quando la troveremo sul mercato?

“Il lancio al pubblico ci sarà in ottobre. E’ un’altra vettura che nel 2007 ha aperto un nuovo segmento, non esisteva prima quello delle monovolume sportive chiamate poi anche Smart Activity Vehicle. La S-Max è una vettura straordinaria che ci ha dato grosse soddisfazioni pur agendo in un segmento che in Italia è in forte contrazione, questo a livello europeo non è vero e lì le vendite hanno avuto un ottimo riscontro. Questo non è un  restyling ma una vettura completamente nuova che nasce dalla piattaforma CD quella da cui esce la Mondeo e da cui uscirà anche la Edge e il Galaxy nuovo.  Quindi piattaforma nuova, tecnologie nuove, anche in questo caso tutte quelle più recenti di casa Ford sia in termini di sicurezza che di assistenza alla guida. É una vettura estremamente facile da guidare, nonostante gli ingombri, molto piacevole e specialmente divertente”.

Quanto alla gamma motori, sicuramente svetta questo 2.0 TDCi bi-turbo diesel da 210 Cavalli abbinato al cambio automatico a 6 rapporti, il vero fiore all’occhiello della gamma a dimostrazione del fatto che si tratta di una macchina molto dinamica e prestazionale:

“Questo è un motore in linea con il nostro approccio di quest’anno che è legato molto anche alla performance. E’ un motore che vuole essere anche un po’ lo stato dell’arte delle capacità di Ford di fare dei motori performanti anche per le vetture di tutti i giorni. E’ un motore divertente che però non fa nessun compromesso, cioè non va in qualche maniera a distruggere quelle che sono state le ricerche approfondite per ottimizzare i consumi ed emissioni, ovviamente qualcosa si paga per la potenza. Non sarà il nostro motore di volume che sull’S-Max sarà il 150CV o il 180 CV che sono due motori piacevoli e performanti. Ma è un modo per far  crescere anche il brand visto che Ford sui motori diesel performanti non è ancora presente. La S-Max parte da 29.500 euro per la Plus EcoBoost e dai 34.500 per la Titanium TDCI, sono i prezzi di riferimento per i motori di volume che sono il 160 CV EcoBoost e il 150 CV Titanium TDCI”.

Passando alle altre proposte Ford, si parte dalla Ecosport S: tratti sportivi amplificati per questa variante con nuovi allestimenti, assetto ribassato di 10 mm rispetto alla versione originale, disponibile il Winter Pack e inoltre migliora l’insonorizzazione dell’abitacolo:

“L’Ecosport è una vettura che ha subito delle europeizzazioni, era già presente in altri mercati e considerata la crescente richiesta nel segmento dei SUV e dei piccoli SUV, abbiamo deciso di portarla in Europa con degli accorgimenti che il mercato europeo richiede. Alcune cose si sono potute fare subito altre le faremo strada facendo. La versione che sta per arrivare a settembre nelle concessionarie europee non ha più la ruota di scorta posteriore a vista che diventa optional a 250 euro. Questo è l’aspetto più evidente del miglioramento, quelli meno evidenti sono per esempio che essendo il portellone con apertura non verso l’alto ma laterale si è reso necessario creare un sistema che modulasse un po’ di più l’apertura in modo da non sbattere lateralmente contro le macchine parcheggiate. Gli interni sono stati migliorati in termini di materiali e di qualità di finiture per renderli più apprezzabili dal cliente europeo che è molto sofisticato. La versione S ha caratteristiche di maggior sportività non ha dei motori prestazionali diversi ma ha degli assetti e degli allestimenti più sportivi e dinamici”.

Tra le auto che state portando in Europa quella che sta facendo più notizia, visto che si tratta di un esordio assoluto nel Vecchio Continente, è la nuova Mustang

“Le prime consegne le faremo a luglio e devo dire che c’è una febbre crescente, abbiamo raccolto più di 100 ordini senza che nessuno l’avesse provata o vista, sta generando un interesse che nessuno si poteva aspettare. E’ una vettura iconica che sembra essere stata aspettata da sempre, a precipitarsi per primi sono gli appassionati e per ora il mix di vendita è 50% 2.3 EcoBoost  e 50% il V8 5.0. Ci aspettiamo che questo V8 5.0 in Italia si attesti ad una percentuale più bassa visto che è fortemente penalizzato però cresca il 2.3 che comunque è un signor motore da 318 cv che nelle condizioni di guida europee e italiane, essendo un turbo, da delle risposte immediate ed è molto divertente da guidare”.

A inizio anno c’è stato l’approccio sul mercato della Ford Mondeo, sono stati rinnovati alcuni dettagli stilistici ma anche di natura tecnica. Si può tracciare un bilancio?

“Parliamo di un segmento che, ancora una volta, soprattutto in Italia non ha delle incentivazioni particolari ma semmai degli svantaggi, sono vetture destinate principalmente al mondo delle aziende, ai noleggiatori a lungo termine. In questo segmento spesso vince la novità quando si parla di una bella vettura che è stata molto ben recepita tanto che le vendite mensili sono triplicate rispetto a quello che facevamo prima. E’ chiaro che partivamo da una situazione in cui la Mondeo era vecchia, però il segnale di una vettura che è arrivata in un momento in cui le car policy erano già state fatte e quindi bisognava inserirsi, il riscontro è stato immediato ed estremamente positivo e mi aspetto che cresca ancora”.

Al Salone di Francoforte 2013 avete presentato la Mondeo Vignale, e negli ultimi anni avete lavorato concretamente alla realizzazione della stessa. C’è una scadenza per questa vettura creata per tutti coloro che amano confort ed esclusività?

“La vettura esiste ed è in listino, ordinabile. E’ una vettura che ha un suo preciso obiettivo ovvero quello di dare il punto di vista Ford nel campo dell’esclusività. Non è una vettura di volume, ma si rivolge a quel 10-15,% del segmento C-D che hanno una possibilità di spesa superiore e che vogliono un prodotto esclusivo. Questa è un’auto che esce alla fabbrica di Valencia da cui escono le Mondeo poi passa nella zona Vignale dove riceve 100 controlli aggiuntivi e poi viene mandata ai Ford Store visto che questa vettura, come la Mustang, può essere venduta solo lì proprio perché dietro questa vendita c’è tutta un’esperienza che va fatta vivere in prima persona proprio nei Ford Store , con un Vignale relation manager che deve far entrare nel mondo Vignale il consumatore e poi deve seguirlo per tutta la vita della vettura per ogni problematica”.

Parliamo anche di veicoli commerciali, nell’ultime settimane Ford Transit Connect  ha subito un aggiornamento tecnico e stilistico:

“La componente del veicolo commerciale nella nostra offerta è un elemento imprescindibile da sempre. La nuova gamma Transit ha avuto modo di far riconoscere il valore dell’ovale Ford nel mondo dei veicoli commerciali, e tutti i nostri veicoli che abbiamo lanciato in questi anni sono stati immediatamente recepiti dal mercato riportando Ford alla posizione che gli spetta, ovvero ai vertici delle vendite dei veicoli commerciali. Il Transit Connect si rinnova portando con sé il SYNC 2 che permette di dialogare con la vettura impostando magari il navigatore, e per chi lavora in auto è un valore molto importante. Poi arrivano dei motori nuovi in particolare l’1.5 TDCI Euro 6 che entrerà in listino a breve e sostituendo il 1.6”.

In chiusura alcune indiscrezioni, se possibile, sulle prossime novità di casa Ford:

“Sono tutte legate alle performance car. In autunno abbiamo l’arrivo della RS, questa vettura straordinaria con 350 CV che sarà presentata a fine anno. Mentre a Gennaio avremo la nostra GT che comincerà a correre, il debutto assoluto sarà a Daytona. Per noi performance vuol dire dei veri e proprio laboratori tecnologici per provare, sperimentare e introdurre tecnologie da diffondere poi su tutta la gamma”.

Crossover Summer Tour Ostia (3)

Renault “Crossover Summer Tour”: si parte da Ostia

 

di Filippo Gherardi

 

Semaforo verde questa mattina ad Ostia per il Renault Crossover Summer Tour, la manifestazione itinerante che caratterizzerà l’estate del marchio francese con protagoniste Captur, Kadjar ed Espace e che toccherà undici tappe diverse in giro per l’Italia prima di concludersi a Milano. Da Roma a Milano, quindi, passando per S. Margherita Ligure, Versilia, Milano Marittima, Salerno, Catania, Porto Cesareo, Lignano Sabbiadoro, Bellagio e Bologna, con la possibilità di assistere a spettacoli acrobatici di sport estremi e di guidare, in veri e propri test drive su strada, le tre vetture Renault. Un evento all’insegna delle “forme”, quelle tipiche del segmento dei crossover, quelle che caratterizzano (ognuna a suo modo) Captur, Espace e Kadjar successi più o meno consolidati dell’ultima offensiva Renault sul mercato automobilistico italiano. La nostra redazione di Professione Motori era ovviamente presente alla prima tappa di Ostia, ed abbiamo avuto modo di realizzare un’intervista con Francesco Fontana Giusti (Dir Comunicazione & Image Renault Italia) che vi proporremo all’interno della nostra trasmissione televisiva, in onda tutti i mercoledì e i venerdì su Odeon TV (ch 177 DT), nel corso delle prossime settimane.

ds

DS5: la prova

 

di Filippo Gherardi

 

Ve l’abbiamo raccontata (e fatta raccontare dai vertici DS) in occasione della presentazione stampa di inizio Luglio, negli ultimi giorni abbiamo avuto modo di provarla anche sulle strade, e nel traffico, di Roma. La nostra redazione al volante della DS5, a stretto contatto con il savoir-faire e l’unicità della nuova ammiraglia del marchio premium del gruppo PSA. Partiamo col dire che il target di riferimento (manager d’azienda e liberi professionisti) sembra davvero tagliato su misura per una vettura che fa dello stile e della ricercatezza, ma anche della compattezza delle forme, il suo autentico marchio di fabbrica. La calandra verticale che caratterizza il muso, arricchita dalla griglia esagonale e dai bordi cromati, è solo il primo, ma efficace, elemento distintivo che balza all’occhio, soprattutto se integrato in una carrozzeria (come quella del modello in prova) color bianco perla con inserti neri che contraddistinguono tetto, vetri e specchietti retrovisori. Impossibile non soffermarci anche sui fari, dalle forme generose e dinamiche, perfettamente in sintonia stilistica con il resto della carrozzeria e dotati, sia nei gruppi anteriori che in quelli posteriori, di tecnologia LED abbinata a quella Xeno per un fascio luminoso oltre modo accentuato in termini di design e profondità. L’idea di “prima concept car prodotta”, come ribadito più volte dai vertici del marchio francese, è riscontrabile soprattutto all’interno dove chi guida ha davvero l’impressione di pilotare un aereo, con una prospettiva della strada mai vista prima ed un ventaglio di comandi, tanto superiori quanto nel tunnel centrale, che richiamano una classica cabina di comando di un qualsiasi volo di linea. E poi, sempre all’interno, la scelta accurata dei materiali, con trame e lavorazioni che collegano al mondo dell’orologeria (sedili) e serigrafie che caratterizzano tunnel centrale e portiere. Si viaggia comodi all’interno della DS5, una macchina avvolgente e “soggettiva”, tenuto conto del tettino che si apre a porzioni, con tre diverse tendine scorrevoli (ed altrettanti pulsanti autonomi) per guidatore, passeggero anteriore e blocco sedute posteriori, oltre che l’ormai immancabile climatizzatore bi-zona. In termini di tecnologia, lo schermo touchpad da 7″ con DS Connect racchiude tutto ciò che serve, abbinando le principali funzioni multimediali, grazie al sistema New Mirror Screen, ad informazioni utili quali autonomia, manutenzione, localizzazione ed assistenza tecnica. Le nuove sospensioni, modificate ed alleggerite rispetto a quelle, troppo rigide, montate sulla vecchia versione, riducono al minimo le vibrazioni ed aumentano ulteriormente il confort interno di un abitacolo insonorizzato ai massimi livelli. La versione che abbiamo provato montava un motore diesel BlueHDi, disponibile nelle tre varianti da 120,150 e 180 CV, abbinato al nuovo cambio automatico EAT6, con prestazioni brillanti ed una buona reattività, ma la gamma propulsori prevede anche la doppia variante benzina THP da 165 e 210 CV e quella Hybrid 4×4 da 200 CV complessivi. I prezzi partono da dai 31.500 euro della versione Chic THP da 165 CV fino ad arrivare ai 47.250 euro dell’edizione limitata 1955 Hybrid 4×4.

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Renault Clio Sporter: la prova

 

di Filippo Gherardi

 

Misure e capacità di carico sono quelle tipiche di una station wagon, profilo e dinamismo (soprattutto alla guida) richiamano al contrario vetture ben più piccole e sportive. Renault Clio Sporter, la station che non sembra una station, è stata in prova nelle ultime settimane presso la nostra redazione ed abbiamo avuto modo di conoscerne, su strada, pregi e difetti. Di una station, come detto, la Clio Sporter ha soprattutto la lunghezza di 4,268 metri complessivi, ma anche una capacità di carico del bagagliaio che parte da 450 litri ed arriva, reclinando la fila di sedili posteriori, ad un massimo di 138 litri, oltre ad un’abitabilità perfetta per cinque persone ed una comodità interna in linea con quelli che sono i parametri del segmento di riferimento. Per il resto, vedendola dall’esterno non possono passare inosservati alcuni elementi estetici che riprendono lo stile brillante dell’ultima generazione della Clio standard. Frontale aggressivo, con fari al LED incastonati nel muso, fiancate pronunciate ad arricchite da minigonne laterali che consegnano anche un contrasto cromatico con il resto nella carrozzeria. Un esempio? Il modello provato dalla nostra redazione abbinava minigonne nere con una colorazione grigio cassiopea, combinazione elegante e ben riuscita. Anche la forma della coda posteriore rimane dinamica, compatta e al tempo stesso originale. Un ulteriore tocco di originalità arriva dalle barre in alluminio presenti sul tetto. Da un punto di vista tecnica, la versione che abbiamo provato montava un motore diesel Energy 1.5 da 90 CV, con S&S di serie ed abbinato a cambio manuale a 5 marce. Agile, maneggevole e pratica, la Renault Clio Sporter sembra nata per i contesti cittadini, una vettura ideale per le famiglie ma che non rinnega anche piacevoli sensazioni al volante. Non mancano i vani portaoggetti, comodi soprattutto per le lunghe distanze, così come la dotazione tecnica di serie che prevede controllo elettronico della stabilità con antislittamento, limitatore/regolatore di velocità, assistenza per le partenze in salita e servosterzo elettrica ad assistenza variabile. Immancabile, naturalmente, anche il tablet con schermo touch al centro della plancia e dotato di sistema multimediale R-Link. La vettura che abbiamo provato era accessoriata anche di Premium pack plus e quindi di climatizzatore automatico, Parking Radar, accensione automatica dei fari e sensori pioggia, retrovisori esterni ripiegabili elttricamente ed alzacristalli posteriori elettrici. Ulteriori elementi di comodità per una vettura dai consumi contenuti (come si addice ad una familiare) e disponibile ad un prezzo di partenza di 19.540 euro.

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43esimo San Marino Rally: Doppietta Peugeot e titolo Junior

 

Il 43° San Marino Rally si chiude con la doppietta degli equipaggi ufficiali di Peugeot Italia e la vittoria del campionato italiano rally junior. Paolo Andreucci e Anna Andreussi su 208 T16 conquistano il gradino più alto del podio dopo una gara sempre al comando che li ha visti conquistare ben 8 delle 11 prove speciali previste. Per il pilota garfagnino è il quinto sigillo in carriera sugli sterrati del San Marino Rally. Nella categoria junior il giovane Michele Tassone navigato da Daniele Michi ha combattuto prova speciale su prova speciale riuscendo ad aggiudicarsene 5 e vincendo il rally nella categoria R2. Grazie a questa vittoria, la quarta su 5 gare, Michele Tassone, Daniele Michi e la Peugeot 208 R2 conquistano con una gara di anticipo il campionato italiano rally junior!

Le classifiche

CLASSIFICA FINALE 43° SAN MARINO RALLY

1. Andreucci-Andreussi (Peugeot 208 T16) in 1:37’45.6; 2. Campedelli-Fappani (Peugeot 207) a 26.9; 3. Basso-Granai (Ford Fiesta R5 LDI) a 1’25.6; 4. Trentin-De Marco (Peugeot 207) a 2’51.2; 5. Reggini- Bizzocchi (Skoda Fabia) a 2’53.9; 6. Ceccoli-Biondi (Mitsubishi Lancer Evo IX) a 6’00.9; 7. Biolghini- Castiglioni (Skoda Fabia) a 6’31.8; 8. Cobbe-Turco (Ford Fiesta) a 7’38.3; 9. Tassone-Michi (Peugeot 208) a 9’36.6; 10. Panzani-Baldacci (Renault Twingo) a 10’54.0

CLASSIFICA PILOTI CAMPIONATO ITALIANO RALLY

1. Andreucci 59 punti; 2. Scandola 35; 3. Basso 32; 4. Chardonnet 28; 5. Albertini 18; 5. Perico 15; 6. Caldani e Baccega 10; 7. Tassone 9;

CLASSIFICA PILOTI CAMPIONATO ITALIANO RALLY JUNIOR

1. Tassone (208 R2) 72 punti; 2. Testa (208 R2) 51; 3. Panzani (Twingo R2) 31; 4. Marchioro (208 R2) 28; 5. Rossi (208R2) 24;

CLASSIFICA COSTRUTTORI CAMPIONATO ITALIANO RALLY

1. Peugeot 80 punti; 2. Ford 64; 3. Skoda 35; Renault 15;

volvo

Con Volvo i bambini viaggiano sicuri

 

di Pierluigi Bianchi

 

I sedili delle vetture possono essere di qualsiasi colore e materiale, dal più pregiato al più stravagante. Nessuno aveva mai pensato però a nuove modalità di seduta che permettessero una maggiore sicurezza in caso di incidenti o frenate accidentali. Con il prototipo “Excellence child seat”, sviluppato da Volvo, è proposto un nuovo modo di trasportare i bambini. Il concept della Casa scandinava sostituisce il sedile del passeggero con un seggiolino regolabile che, tramite appositi controlli a pulsante, può ruotare su se stesso, alzarsi e abbassarsi e inclinarsi. Questo progetto prende l’idea sulle normative di sicurezza stradale, che secondo Volvo dovrebbero imporre a tutte le vetture di far viaggiare i bambini al di sotto di quattro anni con il sedili rivolto all’indietro in modo tale da sostenere la schiena e il collo. Un’altra utile funzione, in caso di sedile rivolto all’indietro, è svolta dai passeggeri dei sedili posteriori che hanno la possibilità di tenere sotto controllo il bambino. Il nuovo sedile sarà dotato di tutte le comodità disponibili sul mercato, a partire da scompartimenti per piccoli oggetti e uno spazio per immagazzinare pannolini, coperte e altri oggetti. “Per noi la sicurezza, la convenienza e il coinvolgimento emotivo sono gli elementi principali del nostro successo” spiega Tisha Johnson, chief designer interiors di Volvo Cars Concept. Tenere sott’occhio il proprio bambino e assicurargli un viaggio sicuro e in totale comfort renderebbe migliore la sua vita e quella dei suoi genitori.

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Parte il contest Ducati “Ride a Song”

 

In moto per un viaggio indimenticabile, con tanta buona musica a fare da colonna sonora. È questo il mix perfetto per motociclisti appassionati viaggiatori. Con questi presupposti nasce Ride a Song, il social-contest Ducati che premia la più bella idea di viaggio in moto accompagnata da tanta buona musica. Il miglior “trip on the road” vince una Multistrada Experience, ovvero una esperienza esclusiva in sella alla nuova Multistrada 1200, con la possibilità di offrire questa opportunità anche a due amici. Il concorso Ride a Song nasce dalla collaborazione tra Ducati e Spotify, il servizio di streaming on-demand di brani musicali dove la Casa motociclistica italiana è il primo brand di moto ad aprire un account. On-air da luglio a fine settembre 2015, Ride a Song prevede che i partecipanti scelgano su Spotify il brano ideale per il viaggio in moto dei loro sogni aggiungendolo alla playlist Ducati, già presente su questa piattaforma musicale. Qui agli utenti viene anche chiesto di raccontare il tour in moto dei loro sogni, di condividere il brano scelto su Facebook e poi di “taggare” due amici con cui vivere la Multistrada Experience in caso di vincita. Tutti i brani segnalati a Ride a Song entrano a far parte della playlist di Ducati presente su Spotify all’indirizzo play.spotify.com/user/ducati_motor/; un modo divertente e innovativo per ascoltare la musica preferita dei Ducatisti. Le informazioni complete per iscriversi al contest “Ride a Song” sono all’indirizzo rideasong.ducati.com.

 

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Gli Sport Maxx RT equipaggiano la Mercedes-AMG C63

 

Dunlop annuncia che i pneumatici Dunlop Sport Maxx RT sono stati scelti da Mercedes AMG per la nuova C63. Questa decisione è il risultato di un intenso lavoro di sviluppo, eseguito in collaborazione dalle due case, per adattare i pneumatici Dunlop alle specifiche esigenze di questo modello ad alte prestazioni. Il processo di sviluppo ha previsto anche sessioni di test in pista su uno dei circuiti più impegnativi del mondo: il Nürburgring-Nordschleife. Tra le principali caratteristiche di Dunlop Sport Maxx RT: l’eccezionale aderenza su asciutto e bagnato, un comportamento preciso e stabile anche nelle curve veloci ed elevate prestazioni in frenata, che permettono alla Mercedes-AMG C63 da 476 CV di offrire una guida sportiva e sicura. Per garantire un bilanciamento ottimale fra l’assale anteriore e quello posteriore, Dunlop utilizza un’apposita struttura con componenti ricavati dai modelli motorsport che garantiscono un grip elevato. Inoltre, per garantire eccellenti prestazioni e grip elevato sull’asciutto è stata utilizzata una mescola con un’elevata percentuale di filler specifici, resine e polimeri speciali. Il Dunlop Sport Maxx RT viene fornito nella misura 245/35 ZR19 (93Y) XL per l’assale anteriore e 265/35 ZR19 (98Y) XL per quello posteriore

Top Foto, Toyota Yaris Hybrid "by Glamour"

Yaris Hybrid: la prova

 

di Flavio Grisoli

 

Il Piccolo Genio colpisce ancora. No, non è il titolo di un film degli anni ’90 ma la sintesi perfetta di una storia che si rinnova ancora. Quando fu lanciata sul mercato, la Toyota Yaris fu chiamata “Piccolo Genio” perché racchiudeva in sé tutte le novità che le moderne citycar negli anni avrebbero sviluppato: facilità di guida, agilità, grande spazio interno, ricchezza di optional già nei modelli entry-level. Oggi, nell’era dell’alimentazione alternativa Toyota è ai vertici, e con la sua Yaris Hybrid ha raccolto consensi e, cosa ancora più importante, ottimi riscontri di vendita. Ma, se è vero come è vero che il Piccolo Genio non finisce mai di stupirci, allora ecco a voi il modello “Glamour”. Ideato in collaborazione con la omonima rivista patinata, la Yaris Hybrid “by Glamour”, come potete facilmente riscontrare sul sito internet è pensata principalmente per le giovani donne di oggi. Dinamiche e sempre di corsa, che siano in carriera o mamme a tempo pieno, ma che non vogliono rinunciare alla qualità e al comfort quando si mettono al volante. Le dimensioni sono quelle solite: quasi 4 metri di lunghezza, un bagagliaio capiente (286 litri) e un motore benzina 1.5 16v 75 cv Euro 6 dalle emissioni bassissime (82 g/km di co2), accoppiato ad un motore elettrico da 60 cv. Il tutto per dei consumi da urlo: quasi 30 km con un litro di benzina. Qui non c’è nulla di diverso dalla Yaris classica. La vera differenza la fanno gli allestimenti: non possiamo notare il colore, un azzurro mare davvero particolare. Poi i cerchi, più grandi (da 16’’) in doppia colorazione nero più cromato. Proseguendo, notiamo gli inserti in nero sul laterale e le finiture posteriori satinate, così come la griglia del radiatore. Domina poi il tutto il tetto panoramico, azionabile manualmente con una doppia tendina. All’interno, è un concentrato di tecnologia: sensori luci e pioggia, telecamera posteriore con assistenza al parcheggio, climatizzatore automatico bi-zona, volante in pelle con comandi audio e cruise control, vivavoce bluetooth e predisposizione usb. Il tutto manovrabile attraverso il grande schermo LCD da 7 pollici con il sistema “Toyota Touch&Go”. Per quanto riguarda i dispositivi di sicurezza c’è davvero tutto: 7 airbag, ABS, EBD, assistenza alla frenata, VSC e TRC (controllo di stabilità e trazione), più l’assistenza alla partenza in salita. Il cambio è automatico e offre buone sensazioni di guida. Nel traffico di una grande città è una manna dal cielo, su questo non c’è dubbio. È silenziosissima, anche quando si preme un po’ di più sull’acceleratore, e fa sì che i viaggi anche un po’ più lunghi siano rilassanti e tranquilli. Come guidabilità siamo ai massimi livelli, e la sensazione di spazio che si ha all’interno è davvero notevole. Mettere in meno di 4 metri uno dietro l’altro un guidatore e un passeggero al di sopra di un metro e ottanta non è cosa da poco. Toyota ha prodotto un numero davvero molto limitato di queste vetture (circa 400), e ve ne potete portare a casa una con poco più di 21mila Euro. Non è pochissimo, è vero. Ma provate a mettere tutti questi optional su una vettura dello stesso segmento. O non sono disponibili, e quindi dovete salire di categoria, oppure li paghereste molto di più. È questa la forza del Piccolo Genio, che prosegue la sua storia come meglio non potrebbe.

Francesco Fontana Giusti intervistato da Filippo Gherardi negli studi di Professione Motori

Spazio e tecnologia

 

A cura di Delfina Maria D’Ambrosio

Intervista di Filippo Gherardi

 

Sempre ricco di ospiti lo studio di Professione Motori, nelle scorse settimane è tornato a trovarci Francesco Fontana Giusti, Direttore Image e Comunicazione Renault con il quale abbiamo parlato di tantissime novità partendo, naturalmente, da Renault Kadjar autentica auto da copertina di questo inizio estate che la nostra redazione ha avuto l’occasione di provare nella presentazione stampa di Saragozza dello scorso 4 e 5 giugno:

“Oltre ad essere un prodotto di alta qualità ed estremamente tecnologico, Renault Kadjar è per noi una grande opportunità per due motivi. Il primo è che ci permette di arrivare in Cina, un mercato  importantissimo, parliamo di 19 milioni di veicoli di cui 5 milioni sono Crossover SUV e ci permette, quindi, di internazionalizzarci. Secondo punto ci permette anche in Europa, e quindi anche in Italia, di entrare nel segmento C che nel nostro Stivale rappresenta il 26% del mercato e di questo 26% un veicolo su 3 è un crossover. Dobbiamo quindi cavalcare l’onda, è un fenomeno alla moda, e noi dobbiamo rispondere alle domande del mercato”.

L’avete definita un prodotto strategico, un prodotto che combina tre identità differenti. La robustezza di un SUV, la capienza e la versatilità di una station wagon e il piacere di guida di una berlina:

“É un crossover a tutti gli effetti ed unisce il meglio di tre mondi. Sembra un SUV perché ha un’altezza dal suolo di 20 cm ed ha la trazione 4×4. Ha tutta la modularità di una station wagon grazie al sistema Easy Break 1/3 – 2/3; ha poi una lunghezza di carico di 2,5 metri e un vano bagagli di 527 litri, dati importantissimi. Infine, si guida come una berlina perché pure essendo un veicolo di 4,5 metri  ha un diametro di sterzata di 10,7 metri che è molto simile a una citycar. Importantissimi, inoltre, i motori Energy che sono più piccoli ma molto performanti con dei consumi davvero impressionanti. Ne abbiamo di tre tipi, il dCi da 110 cv emette solamente 99 grammi di CO2, siamo ai livelli dell’ibrido, e come consumi siamo a 3,8 litri per fare 100 km, numeri impressionanti per auto di queste dimensioni. Ma la tecnologia non si ferma qui, abbiamo tutti i sistemi di assistenza alla guida come il Video System e l’Easy Park Assist, e per la connettività abbiamo R-Link 2 con uno schermo capacitivo di 7 pollici, e qui entriamo proprio nel mondo dai tablet con la possibilità di scorrere le icone con le dita e di zoomare, insomma tanta tecnologia innovativa su Kadjar”.

Dal mese di giugno è cominciata la fase di pre-lancio attraverso una speciale piattaforma digitale, da settembre arriverà nelle concessionarie Renault, a quali prezzi?

“Questa speciale piattaforma digitale si chiama Kadjar Klub e permette agli utenti di avere tanti benefici come la possibilità di vedere dei video di sport estremi, di andare a un concerto rock, di vedere un film al festival di Venezia. Viene poi proposto un modello molto speciale che si chiama Premier Edition, un Kadjar limited edition edizione pre-lancio, che è super equipaggiato con degli elementi di stile particolari.  Il modello che si può prenotare su questa piattaforma fino al 31 agosto ad un prezzo molto interessante, parliamo di 27.400 euro. Il lancio avverrà in tutta Italia il 19 settembre con prezzi a partire da 20.250 euro”.

Renault non è solo Kadjar, la vostra gamma con gli ultimi lanci rimane completa e all’avanguardia in ogni segmento. Nelle prossime settimane la nostra redazione avrà in prova tre vetture già introdotte sul mercato Scenic X MOD, Clio Sporter e infine il nuovo Espace. Tu come le riassumeresti?

“Scenic XMOD è un monovolume a tutti gli effetti: tanto spazio e tanta tecnologia a bordo come l’Extended Grip che permette una maggior aderenza su suoli difficili, bagnati, sabbiosi e via dicendo. Una vettura quindi estremamente tecnologica un monovolume con un look da crossover. Il Clio Sporter è speciale perché ha creato un po’ il segmento delle compact sport wagon perché ha un design da coupé ma è una station wagon a tutti gli effetti; parliamo del 50% in più di piano bagagliaio rispetto alla berline di una capacità di carico di 2 metri e mezzo. Quindi una vettura con un look molto sexy, tanta funzionalità e poi come tecnologia c’è naturalmente la camera per il parcheggio posteriore. La nuova Espace è stata una delle vetture simbolo dell’ultima stagione Renault. Trenta anni fa abbiamo inventato il segmento dei monovolumi, oggi dobbiamo seguire la domanda del mercato e quindi Espace si trasforma in un crossover e anche qui unisce il meglio di tre mondi. Un look imponente da SUV, una distanza dal suolo di 16 cm, grandi ruote, spalle larghe. Il secondo punto, molto interessante per un veicolo di oltre 4,8 metri, è che si guida come una citycar perché abbiamo questa tecnologia che si chiama 4control, quattro ruote sterzanti che offrono un’agilità fuori dal comune, e inoltre 250kg in meno rispetto alla precedente. L’abbinamento della perdita dei peso ai motori Energy offre davvero dei consumi al vertice della categoria. Terzo punto: in campo monovolume c’è tantissimo spazio e modularità, ma la grande novità è il sistema One Touch: basta toccare un bottone sia dalla consolle centrale che dal bagagliaio per abbassare i sedili della seconda e della terza fila senza nessun sforzo”.

Il nuovo Espace è arrivato sul mercato italiano a maggio, è un trionfo dell’high tech, con il nuovo sistema Multi-Sense, ma ha anche nuove motorizzazioni come il Twin Turbo dCi da 160 CV. Sono queste le novità più significative da analizzare prima di parlare, naturalmente, del 4control:

“Multi-Sense è la grande novità rivoluzionaria di Espace perché unisce meccanica, elettronica e confort a bordo. Unisce motore, trasmissione, sterzo, strumentazione di bordo, suono a bordo, e anche il massaggio dei sedili, veramente un’esperienza immersiva, un piacere di guida totale che abbiamo in cinque modalità differenziate con 5 colori diversi: rosso per lo sport, blu per il confort, verde per l’eco, viola per il personalizzato, seppia per il neutro. Sono davvero molto diversi tra di loro; per esempio se devi andare un meeting di lavoro impegnativo metti la modalità sport e arrivi carico, se devi fare tanti km sull’autostrada metti il green e consumi pochissimo, se esci da lavoro stremato metti il confort e ti ricarichi con il massaggio. Vi invito a provarle perché sono davvero modalità molto diverse. Il Twin Turbo è una grande novità e l’altra grande novità tecnologica è il 4control, ovvero una tecnologia che di solito hanno le vetture sportive. E’ un sistema sempre attivo, sotto i 50km/h le ruote posteriori sterzano in senso contrario a quelle anteriori e questo dà l’impressione che il passo si accorci consegnando alla vettura tanta agilità. Oltre i 50 km/h la situazione cambia, le ruote posteriori sterzano nella stessa direzione di quelle anteriori, con l’impressione che il passo si allunghi, e questo dà maggior sicurezza e maggior tenuta di strada. I prezzi di Espace partono da 32.900 euro per la versione Zen con dCi  130 CV che è già molto equipaggiata visto che ha il tetto panoramico lumiere, cerchi da 17″, R-Link 2, fari full led. Se vuoi la vettura più tecnologica, confortevole e più equipaggiata di tutta la gamma devi invece prendere l’Initiale Paris con la tecnologica dci Twin Turbo con l’Edc a 6 marce e questa arriva poco sopra i 45mila euro ma è davvero la nostra versione Top in assoluto”.

Dal 6 di luglio inizia la presentazione della nuova Laguna, continua questa vostra offensiva nel Segmento D, a tal proposito cosa puoi dirci?

“Abbiamo iniziato con Espace e adesso arriviamo con Laguna. Si tratta del successore di Laguna, poi sveleremo se cambierà o meno il nome. E’ una vettura super equipaggiata e di altissimo livello che sarà presentata il 6 a Parigi a tutta la stampa internazionale dal nostro presidente Carlos Ghosn e questo fa capire l’importanza di questa macchina. Sarà poi presentata con Megane al Salone di Francoforte, due  saranno quindi le grandi novità. Continua l’offensiva del designer Laurens Van Den Acker visto che vedrete questo spirito di famiglia che continua sulle vetture e anche tanta innovazione tecnologica”.