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DS Techeetah, riparte il campionato “elettrico”

 

dalla redazione

 

Riparte tra i cordoli Ad Diriyah, in Arabia Saudita, il campionato di Formula E riservato alle monoposto elettriche. Giunto alla quinta stagione, il mondiale 2019 si articolerà su tredici tappe in 12 città nel mondo e vedrà gareggiare le monoposto di seconda generazione, in grado di completare un intero e-Prix con una sola ricarica grazie alle nuove batterie da 52 kWh. I piloti del team DS TECHEETAH Andrè Lotterer e Jean-Eric Vergne, il campione in carica, saranno al volante della DS E-Tense FE 19 sviluppata da DS Automobiles in collaborazione con il team TECHEETAH nel nuovo centro di Versailles. Ma le auto non sono l’unica novità di quest’anno. Cambia il format di gara, ora articolato su una durata di 45 minuti più un giro completo prima della bandiera a scacchi, mentre per il coinvolgimento del pubblico, al Fan Boost delle precedenti stagioni si aggiunge lo spettacolare Attack Mode. La nuova modalità permette di aumentare temporaneamente la potenza delle auto che passeranno attraverso una zona di attivazione specifica della pista, da 200 a 225kW per un tempo che verrà stabilito dalla FIA di volta in volta, per facilitare i sorpassi e spronare i team a sviluppare nuove strategie di gara, ora che si è resa superflua la sosta per il cambio vettura. Nuove auto, nuovi team e nuove regole, ma anche nuovi ed agguerriti avversari. Il campionato di quest’anno si preannuncia ricco di sorprese e colpi di scena. Ottimo l’esordio per il team DS Techeetah, a un soffio dal doppio podio con Jean-Éric Vergne che ha concluso in seconda posizione, preceduto dalla BMW di Felix Da Costa, e André Lotterer in quinta, al termine di una gara in rimonta dopo il drive through che li ha visti entrambi protagonisti. Un e-prix, quello di Ad Diriyah, che ha messo in mostra la competitività della DS E-Tense FE 19 e dei portacolori DS, già pronti al secondo appuntamento della stagione a Marrakech, il 12 gennaio.

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Opel: dicembre record grazie alla gamma Suv

 

 

di Maurizio Elviretti

 

Quarto mese consecutivo in crescendo per Opel. Il marchio tedesco, da poco assorbito dal gruppo Psa, nel mese di dicembre ha segnato un aumento delle immatricolazioni del 45,8%. Tra gli elementi principali di questi risultati positivi c’è il successo della gamma Suv di Opel – ha registrato una progressione del 16,3% nell’intero 2018, rispetto al 2017 – grazie all’offerta di un ampio ventaglio di prodotti, con Crossland X, Mokka X e Grandland X che propongono dimensioni e personalità diverse in un mercato, quello dei Suv, in continua crescita. Opel conferma la prima posizione tra i marchi stranieri nel segmento A, quello delle vetture più piccole. Opel KARL ROCKS, infatti, è risultato il modello straniero più venduto in Italia nel 2018, anno su anno, con una crescita del 41,8%. Gli aspetti più apprezzati dai clienti sono stati la versatilità delle cinque porte e il grande spazio interno in dimensioni esterne molto contenute, ideali in città, e con un design da vero Suv con protezioni della carrozzeria a contrasto. Le vetture alimentate a GPL, le Opel GPL Tech, continuano a crescere in volumi e quota, hanno raggiunto il ragguardevole valore del 17,7%, confermando la posizione del marchio tedesco come il primo fra gli importatori. Opel Corsa GPL Tech è il prodotto GPL più venduto in Italia tra i marchi esteri grazie alle caratteristiche peculiari apprezzate dai clienti italiani: progettazione dedicata e assemblaggio in fabbrica, che assicurano robustezza, affidabilità, prestazioni elevate e consumi ridotti.

 

 

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Lamborghini Huracan Evo: ancora più potente

 

 

di Maurizio Elviretti

 

In casa Lamborghini il 2019 si apre con il botto, e che botto. La casa di Sant’Agata Bolognese ha presentato un nuovo gioiello con motore V10 di ultima generazione, ispirata alla Huracan Performante: la Lamborghini Huracan EVO. La vettura monta un motore aspirato V10 da 5,2 litri ad aspirazione naturale, migliorato per offrire più potenza unita a un rombo possente, con valvole di aspirazione in titanio e un impianto di scarico dal peso ridotto. Il motore eroga una potenza di 640 CV (470 kW) a 8.000 giri/min e una coppia di 600 Nm a 6.500 giri/min. Con un peso a secco di 1.422 kg, la Huracan EVO raggiunge un rapporto peso/potenza di 2,22 kg/CV per uno 0-100 km/h in 2,9 secondi e uno 0-200 km/h in 9 secondi. Lo spazio di frenata da 100 km/h all’arresto totale è di soli 31,9 m, mentre la velocità massima è superiore ai 325 km/h. La Huracan EVO, caratterizzata da ruote posteriori sterzanti e ripartizione della coppia tramite Torque Vectoring sulle quattro ruote motrici, è connessa al nuovo sistema Lamborghini Dinamica Veicolo Integrata (LDVI): una sofisticata unità di elaborazione centrale controlla ogni aspetto del comportamento della vettura. Prestazioni sì, ma senza dimenticare la connettività e l’infotainment: la nuova interfaccia HMI con touchscreen capacitivo da 8,4″, posizionato nella console centrale, aiuta a gestire ogni aspetto della vettura e può essere controllato anche con comandi gestuali. Tramite il touchscreen è anche possibile accedere a un sistema opzionale di telemetria a due telecamere, con funzioni avanzate di registrazione e analisi dati. È infine disponibile anche un hard disk ad alta capacità, integrato. La Huracan EVO è stata presentata in Arancio Xanto, un nuovo iconico colore a quattro strati firmato Lamborghini. I nuovi cerchi Aesir da 20”, dedicati alla EVO, sono abbinati a pneumatici Pirelli P ZERO. La consegna ai primi clienti della Lamborghini Huracan EVO è prevista per la primavera del 2019, al prezzo di 184.034 euro (prezzo al pubblico consigliato, tasse escluse).

 

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F1, Ferrari: Arrivabene ai saluti

 

 

di Maurizio Elviretti

 

Il nuovo anno inizia col botto in casa Ferrari: è di pochi minuti fa la notizia che vedrebbe il Team Principal Maurizio Arrivabene al passo d’addio con la scuderia di Maranello. Molto probabilmente verrà sostituito da Mattia Binotto, attuale direttore tecnico della Rossa e stimatissimo anche dal compianto Sergio Marchionne. Alla base della rottura, la mancata vittoria del mondiale piloti nel 2018. Ma ci sarebbe anche un altro motivo alla base di questo avvicendamento: oltre ad un rapporto ormai logoro tra lo stesso Arrivabene e Binotto, anche la paura da parte della scuderia di perdere quest’ultimo, che di fatto è colui che ha dato i “natali” alla SF71H. Non è un mistero che Binotto sia stato contattato da molti team, rivali, con Mercedes e Renault su tutte; e di certo per la Ferrari sarebbe stato uno smacco clamoroso, perché sarebbe andata a rinforzare squadre avversarie e concorrenti con uno dei suoi migliori uomini. Il rischio di perdere l’uomo che parlava direttamene con Marchionne dei problemi della Rossa e del futuro della scuderia era troppo alto: di conseguenza la scelta di John Elkann di dare il benservito ad Arrivabene e promuovere il 49enne ingegnere di origine svizzera. Maurizio Arrivabene era divenuto direttore della Scuderia Ferrari nel novembre 2014; sul suo groppone pesano moltissimo soprattutto gli errori di strategia di quest’anno, a livello di gestione piloti ma anche comunicativo. I vertici della scuderia, infatti, non hanno gradito le critiche di Arrivabene alla vettura nel finale di stagione.

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Aumentano gli incidenti stradali, ma calano i morti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Maurizio Elviretti

 

In calo gli incidenti stradali con conseguenze mortali con una diminuzione dell’4,2% rispetto al 2017. La Polizia stradale, nell’anno appena trascorso, ha garantito la vigilanza sulle strade con 453.473 pattuglie accertando quasi due milioni di infrazioni al codice della strada e ritirando 42.662 patenti. Dai dati forniti sia da Polizia di Stato che dai Carabinieri si evidenzia un lieve incremento degli incidenti stradali però con un minor numero di feriti. Per quanto riguarda i dati dei Tutor, nelle 39 postazioni presenti sul territorio nazionale, sono stati registrati, dal 27 luglio 2017 al 30 novembre 2018, 45.389 violazioni dei limiti di velocità. Anche per quest’anno, in tante province del territorio nazionale, operatori della Stradale, medici e personale sanitario della Polizia di Stato, hanno proseguito i servizi per accertare l’assunzione di alcool e, soprattutto, di sostanze stupefacenti o psicotrope. I conducenti controllati sono stati 34.362, il 6,5% dei quali è risultato positivo all’alcol con un tasso superiore a 0,5 g/l, mentre l’1,6% è risultato positivo ad una o più sostanze stupefacenti nel corso dei test su strada. Inoltre, nel corso del 2018, in accordo con il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, sono stati attivati controlli d’iniziativa o su segnalazione degli istituti scolastici per il controllo degli autobus destinati al trasporto di scolaresche per gite o viaggi d’istruzione. Nei primi 11 mesi dell’anno sono stati controllati 16.668 autobus, dei quali 2.261 hanno evidenziato almeno una irregolarità, per un totale di 3.471 infrazioni. Sono state ritirate 35 patenti di guida e 54 carte di circolazione. Dall’avvio dell’iniziativa, nel 2016, sono stati 43.061 gli autobus controllati di cui 31.023 su richiesta delle scuole. Quelli che presentavano una o più irregolarità sono stati 6.511; sono 9.278 le infrazioni rilevate con 121 patenti e 158 carte di circolazione ritirate. Infine sono state numerose nel corso dell’anno le campagne d’informazione ed educazione stradale come Icaro, Biciscuola, Guidasicura, progetto Chirone, rivolte a giovani e adulti.

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Mercato auto Italia: 2018 negativo

 

 

 

 

 

 

 

di Maurizio Elviretti

 

La ripresa del mercato auto in Italia si è arrestata nel 2018, nonostante il piccolo sprint di dicembre. Nel mese appena trascorso la Motorizzazione ha immatricolato 124.078 autovetture. Un miglioramento del 1,96% rispetto allo stesso periodo del 2017, ma il bilancio complessivo è negativo. Nel 2018, infatti, in totale sono state immatricolate 1.910.025 auto, con una variazione del -3,11% rispetto al 2017, che ne vide immatricolate 1.971.345. La variazione è simile per quanto riguarda i trasferimenti di proprietà di auto usate (-3,27%). Nel periodo gennaio-dicembre 2018 sono stati registrati 4.426.268 trasferimenti di proprietà, mentre in quello gennaio-dicembre 2017 ne furono registrati 4.575.981. Unrae prevede un 2019 debole per il mercato automobilistico italiano, sul quale pesano l’ecotassa, introdotta dalla manovra, e la congiuntura economica. “Nell’anno appena concluso per gli automobilisti italiani erano state ventilate ipotesi di riduzione del carico fiscale, incidendo ad esempio sulle accise dei carburanti, e di rassicurazione sulla mancata introduzione di nuove tasse. Il 2019, invece, si apre con un’imposizione aggiuntiva per gli acquirenti di nuove autovetture che andrà a colpire non soltanto quelle di lusso o di grossa cilindrata, peraltro già assoggettate al superbollo, ma alcune versioni di modelli diffusi sul mercato, in particolare, presenti nella prima fascia soggetta al malus.” È quanto dichiara il presidente dell’Unrae Michele Crisci commentando i dati di dicembre. Dall’1 marzo 2019 al 31 dicembre 2021, sono infatti previste misure di incentivo per l’acquisto di vetture più virtuose, che però secondo Crisci potrebbero penalizzare il settore. Sarà infatti applicato un ’’malus’’ da € 1.100 a 2.500 sulle nuove auto con emissioni di CO2 superiori a 160 g/km. “Se da un lato appare irragionevole un’ulteriore penalizzazione su un settore già fortemente tassato, riteniamo al contrario di fondamentale importanza lo stanziamento previsto a supporto delle infrastrutture di ricarica, a nostro avviso il primo necessario passo che il Paese deve fare per creare le condizioni abilitanti per lo sviluppo della mobilità elettrica” prosegue Crisci. Federauto conferma la previsione di un «difficile» 2019: anche secondo quest’ultima sarà l’ecotassa introdotta dalla legge di bilancio a determinare un impatto negativo.

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Infiniti: a Detroit un concept 100% elettrico

 

 

di Maurizio Elviretti

 

Tra le protagoniste del prossimo Salone di Detroit si fa spazio Infiniti. Il marchio premium del gruppo Nissan porterà sotto i riflettori della kermesse statunitense il concept di un crossover elettrico. Ruote alte a batteria fanno parte del piano della casa giapponese che prevede l’elettrificazione, con ibridi e-power o elettrici al 100%, di tutti i modelli della gamma. Il prototipo che sarà mostrato in Michigan, con tutta probabilità, anticipa la prima vettura a batteria di Infiniti, attesa per il 2021. Le forme mostrate dal primo teaser sono molto fluenti, derivate a quelle di due altri concept, quali la berlina Q Inspiration e la speedster Prototype 10. Fari molto aguzzi, griglia illuminata: una sorta di dichirarazione di intenti: un preambolo di come sarà il design della futura famiglia elettrificata. Che punterà molto sul comfort di marcia e gli ADAS. Karim Habib, capo del design del Marchio, conferma. “Il protopito che sarà mostrato a Detroit segnerà l’inizio di una nuova era e il percorso di Infiniti. L’elettrificazione permette di cambiare la filosofia del design”. Concorda Roland Krueger, presidente del brand. “L’industria auto è a un crocevia tecnologico. Infiniti vuole competere come marchio di lusso e portare una gamma di auto elettriche affascinanti”.

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Nuova Mercedes CLA: sarà svelata a Las Vegas

 

di Maurizio Elviretti

 

Il 2019 in casa Mercedes si aprirà con un botto a stelle e strisce. Sì perché una delle novità più attese del nuovo anno del marchio di Stoccarda, verrà svelata al prossimo CES di Las Vegas: stiamo parlando della nuova CLA. Per ingannare l’attesa la casa della Stella ha pubblicato un teaser che evidenzia soprattutto la forma a spiovente del tetto che la differenzia dalla Classe A. Definita l’auto più emozionale del suo segmento” e “un esemplare altamente intelligente“ la CLA offrirà molti dispositivi tecnologici, compreso il sistema infotainment MBUX, dove tra le varie opzioni ci sarà anche il MBUX Assistant che identifica le operazioni richieste sulla base dei movimenti. Ci sarà la realtà aumentata per la navigazione e la capacità di comprendere comandi vocali indiretti. Per quanto riguarda le motorizzazioni, nessuna differenza da quelli disponibili sulla Classe A, ovvero un diesel e due benzina. Il 1.5 diesel di origine Renault da 116 cavalli, il 1.3 benzina da 163 cavalli e il 2.0 benzina da 224 cavalli. Facile ipotizzare la presenza di due nuovi diesel, più potenti, da 150 e 190 cavalli. Infine immancabile la presenza delle due versioni più prestazionali, come la AMG 35 e AMG 45, con quest’ultima che porterà con se una potenza superiore ai 400 cavalli.

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Auto con targa straniera: ecco come essere in regola

 

 

di Maurizio Elviretti

 

Se possiedi un’auto con targa straniera o hai intenzione di comprarne una, dovrai metterla in regola se vuoi continuare a circolare sul territorio italiano e non pagare salatissime multe. Secondo il decreto sicurezza, infatti, un’auto con targa straniera che risiede in Italia da più di 60 giorni rischia una multa da 712 a 2.848 euro; ma non finisce qui. Nel caso il veicolo non fosse poi reimmatricolato o riportato all’estero entro 180 giorni, il mezzo sarà confiscato. Lo scopo di questa modifica al Codice della Strada è quello di contrastare chi utilizza l’escamotage dell’auto con targa straniera per evitare di pagare bollo, multe e assicurazioni. Può, invece, continuare a circolare con targa estera chi guida veicoli in leasing o a noleggio senza conducente (il noleggiatore deve trovarsi in altro Stato Ue o SEE e non avere sedi in Italia). Via libera anche per chi guida veicoli in comodato d’uso – solo se l’impresa per cui lavora si trova in altro Stato UE-SEE e non ha sedi in Italia. Infine è in regola chi guida veicoli che hanno rispettato le procedure doganali che permettono di guidare un’auto con targa straniera sul territorio italiano per il periodo di un anno (fermo restando che, alla fine del periodo prestabilito, il proprietario faccia l’immatricolazione o riporti la macchina all’estero). Ma come dimostro che posso circolare? Gli autoveicoli esonerati dagli obblighi di legge dovranno esibire un documento sottoscritto dall’intestatario con i seguenti riferimenti: intestatario, titolo di utilizzo (leasing, noleggio, comodato) e durata della disponibilità del veicolo. Questo documento deve essere tenuto a bordo del proprio veicolo: chi non lo porta con sé dovrà pagare una multa di 250 euro e avrà 30 giorni di tempo per dimostrare di essere in possesso del documento per evitare ulteriori sanzioni.

 

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Le cinque C della mobilità secondo Daimler

 

 

dalla redazione

 

Connettività, guida autonoma, digitalizzazione dei servizi e delle soluzioni di mobilità ed elettrificazione sono i fattori destinati a rivoluzionare il concetto di mobilità. In questo scenario di profondo cambiamento muta anche la nostra naturale vocazione di costruttori di automobili in quella di provider di servizi di mobilità, per rispondere in maniera sempre più efficace alle necessità e i bisogni dei nostri Clienti. La strada per raggiungere questo obiettivo corre lungo cinque direttrici, cinque elementi chiave che rappresentano i pilastri di una strategia per riprogettare il futuro della mobilità ed aumentare il valore e la crescita del Gruppo Daimler: CORE, CASE, CULTURE, COMPANY e CUSTOMER.

 

Daimler guarda al futuro e anticipa i grandi cambiamenti che stanno rivoluzionando le regole ed il concetto stesso di mobilità, attraverso una strategia che si distribuisce su cinque pilastri. Cinque C che identificano altrettante componenti strategiche. CORE, CASE, CULTURE, COMPANY e CUSTOMER sono, infatti, le chiavi per attuare il più grande cambiamento nella storia del Gruppo, da leader nella produzione di veicoli, a protagonisti nella fornitura di servizi per la mobilità.

 

L’obiettivo è potenziare a livello globale il core business, affermarsi come leader nei nuovi settori del futuro, adattare la cultura aziendale ai nuovi cambiamenti sociali e professionali e rafforzare la struttura divisionale. Lo standard di riferimento di queste componenti strategiche è rappresentato dalla quinta C, la più importante: il Cliente.

 

CORE — Proseguire il percorso di crescita a livello globale in tutti i campi di attività e nel segmento dei servizi. Accendere la passione dei Clienti grazie a prodotti innovativi e alla forza dei Brand. Guardare con crescente attenzione ai mercati asiatici ed in particolare alla Cina, che ricoprono un ruolo centrale nelle attività di business legate alle autovetture. Gettare le basi per reagire in modo flessibile alle evoluzioni del mercato e ai desideri dei Clienti, attraverso una rete capillare e globale per lo sviluppo e la creazione di servizi ed unità produttive in tutto il mondo. Sfruttare la redditività del core business per investire pesantemente nello sviluppo del futuro del nostro settore.

 

CASE – Una mobilità sempre più connessa (Connected), autonoma (Autonomous), condivisa ed integrata attraverso servizi intelligenti (Share & Services) ed elettrica (Electric): grazie alla correlazione tra tutti i settori di innovazione racchiusi nell’acronimo CASE, Daimler vuole rinnovare la propria immagine: non più solo produttore di automobili, ma anche provider di servizi per la mobilità. Una ‘mobilità intuitiva’ grazie a prodotti e servizi orientati al comfort e alla semplicità di utilizzo in grado di rendere più agevole la vita e la mobilità dei Clienti.

 

CULTURE — Rispondere alla trasformazione del settore automobilistico adattando la cultura aziendale a nuove sfide. La crescente dinamicità e i nuovi scenari del settore automotive richiedono, infatti, innovazione e forte reattività, in linea con le esigenze di mercati e Clienti. È necessario sviluppare una nuova cultura di leadership, rafforzare lo spirito imprenditoriale e diventare più veloci, lasciando maggiore spazio all’innovazione. Promuovere nuovi metodi di sviluppo e modelli per la cooperazione interdisciplinare in modo mirato. Sostenere le innovazioni più promettenti dei nostri collaboratori e partner esterni e garantirne la realizzazione. Sviluppare nuove idee di business con il supporto di piattaforme innovative quali STARTUP AUTOBAHN e Lab1886. Attraverso DigitalLife@Daimler, il Gruppo Daimler promuove la rivoluzione digitale a livello superiore, rendendo possibile un’esperienza più diretta delle tecnologie e incentivando la collaborazione.

 

COMPANY — Per reagire in maniera adeguata al forte dinamismo del business, dei mercati, della concorrenza ed all’evoluzione tecnologica, è necessaria una struttura organizzativa che renda possibile un funzionamento rapido e flessibile. Per questo, la strategia ‘Project Future’ punta a trasformare le divisioni in unità giuridicamente indipendenti in modo da poter continuare nel processo di consolidamento della struttura divisionale di Daimler. L’obiettivo è integrare il modo di lavorare a livello interno con la struttura esterna. È più semplice reagire in modo rapido, flessibile ed aderente alle caratteristiche del mercato se le strutture circostanti sostengono questo approccio. All’interno di Daimler AG saranno create tre entità giuridicamente indipendenti. Mercedes-Benz AG si occuperà di vetture e veicoli commerciali, mentre le divisioni veicoli industriali ed autobus si uniranno sotto il marchio Daimler Truck AG. La divisione autonoma Daimler Financial Services AG sarà rinominata in futuro Daimler Mobility AG e continuerà ad offrire una vasta gamma di servizi per la mobilità. Il Board of Management ed il Consiglio di Supervisione di Daimler AG hanno già approvato l’attuazione nel luglio 2018, è necessaria solo l’approvazione finale dell’Assemblea generale annuale, il cui voto è previsto nel 2019.