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Madza: a Ginevra un nuovo Suv compatto

 

 

 

Mazda anticipa la prima immagine del nuovo suv compatto che sarà presentato al Salone dell’Auto di Ginevra in programma dal 7 al 17 marzo 2019. Il suv atteso a Ginevra, secondo modello dell’azienda asiatica – dopo Mazda3 – che s’inserisce nella nuova generazione stilistica che riverbera il design “Kodo” – un concetto di eleganza e semplicità della forma da considerarsi il “manifesto” estetico della Casa – sarà realizzato sulla base della Skyactiv-Vehicle Architecture. Anche il nuovo suv compatto, per quanto concerne le motorizzazioni, disporrà della rivoluzionaria tecnologia SPCCI (Spark Plug Controlled Compression Ignition) che consta in un metodo di combustione unico, il quale combina le doti di linearità del benzina unendole e la prontezza di risposta del diesel. Nel dettaglio la motorizzazione benzina in questione, già apparsa nel 2018 sulla nuova Mazda3, chiamata “Skyactiv-X”, sfrutta l’accensione per compressione controllata dalla candela per ottenere brillantezza e consumi contenuti. A basse velocità, il motore funziona come un benzina, utilizzando la candela per accendere la miscela aria-carburante; in questo modo il sistema SPCCI supera il problema di ottimizzare la zona in cui è possibile l’accensione a compressione e realizza una transizione senza soluzione di continuità tra accensione a compressione e a scintilla. Non è tutto. A Ginevra farà il proprio debutto europeo anche la Mazda MX-5 30th Anniversary Edition, nata per celebrare i tre decenni di successo dell’iconica roadster dagli occhi a “mandorla”; un modello, MX 5, che era stato infatti presentato al Salone di Chicago del 1989 e che da allora è stato venduto in oltre 1 milione di unità al mondo, di cui 350.000 nel Vecchio Continente. Intanto Mazda ufficializza a Ginevra la presenza di altri modelli, dalla Mazda3 hatchback (5 porte) e berlina alla bestseller CX-5, il suv che nel 2019 si presenta con miglioramenti nella qualità degli interni e della dinamica di guida. Sotto i riflettori anche la CX-3 presentata nel 2018, Mazda6, Mazda MX-5 nelle versioni soft top e RF.

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Salone di Ginevra: tutto quello che c’è da sapere

 

 

dalla redazione

 

Il Salone di Ginevra 2019 si prepara ad ospitare alcune tra le novità più attese dell’anno del settore automotive per cui sarà meta di visitatori da tutta Europa e non solo. Le date da segnare sul calendario sono giovedì 7 marzo e domenica 17 marzo. La kermesse svizzera è uno degli eventi internazionali più seguiti e più importanti dell’automobilismo, che riesce a sopravvivere alla crisi che ha investito i saloni. Tra anteprime e concept car, occhi puntati sulle novità dal mondo automotive con 150 premiere previste, un numero elevatissimo se pensiamo che il NAIAS di Detroit che si è svolto a gennaio ha ospitato soltanto una trentina di presentazioni. Il segreto è nella partecipazione delle case automobilistiche europee, che hanno disertato il salone americano dedicandosi a quello di Ginevra, dove le assenze saranno davvero poche (anche se pesanti). L’evento sarà anche cornice della premiazione di Auto dell’Anno, che sarà proclamata lunedì 4 marzo. Mancheranno Ford, Jaguar Land Rover e Volvo, tre big dell’automobile che non faranno parte dei 180 stand presenti a Ginevra. Tra le anteprime debutteranno nuovi modelli come Peugeot 208, Renault Clio, Opel Corsa, Skoda Kamiq, Mercedes Classe V, Polestar 2, BMW Serie 7 e tanti prototipi come quellodella Urban, city car elettrica di Honda. Lunedì 4 marzo, conosceremo l’Auto dell’Anno 2019, una tra le finaliste Alpine A110, Citroen C5 Aircross, Peugeot 508, Mercedes Classe A, Kia Ceed, Ford Focus e Jaguar I-Pace. Anche quest’anno come tradizione il Salone di Ginevra si svolge al Palaexpo, a pochi minuti dall’aeroporto di Ginevra e della stazione ferroviaria. Gli orari per i visitatori sono dalle 10.00 alle 20.00 dal lunedì al venerdì e dalle 9.00 alle 19.00 il sabato e la domenica. I biglietti possono essere acquistati online al sito gpa-salonauto.shop.secutix.com, con prezzo a partire da 16 franchi svizzeri, ovvero circa 15 euro.

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A Parigi Peugeot celebra sei modelli della sua storia

 

dalla redazione

 

L’Aventure PEUGEOT presenta quest’anno a Rétromobile (padiglione 1 stand F029) sei esemplari, per la maggior parte provenienti dai suoi archivi: La PEUGEOT VLV (Voiture légère ville – Veicolo Leggero da Città) è il primo modello elettrico del Marchio ed è stato presentato nel maggio 1941 con configurazione mini cabriolet. Questo veicolo dotato di quattro batterie da 12 Volt offriva un’autonomia di 75-80 km per una velocità massima di 36 km/h. Accompagna idealmente l’anno fondamentale per la transizione energetica di PEUGEOT, con l’obiettivo di arrivare nel 2023 con una versione elettrificata per ogni modello della sua gamma. La PEUGEOT 201 Torpedo, presentata dal sodalizio “Les Amis du Lion”, festeggia quest’anno il suo 90° compleanno. Quest’auto, presentata al Salone dell’Auto di Parigi nel 1929, è stata la prima vettura del Leone ad inaugurare la serie “2”, una serie poi diventata un vero cult grazie ad altri modelli successivi, quali 205, ad esempio. Inaugura la numerazione a tre cifre articolate con il numero zero al centro e sarà prodotta in circa 143 000 esemplari. La PEUGEOT 304 presente sullo stand, presentata dal Club PEUGEOT 204 & 304, è la più antica ancora in circolazione di cui si abbiano notizie. La versione esposta qui è identica a quella presentata in questo stesso padiglione, al Salone dell’Auto di Parigi ad ottobre 1969. La PEUGEOT 604 TI esposta a Rétromobile 2019 viene presentata dal Club 604 International ed è la prima PEUGEOT con motore a 6 cilindri; venne svelata in anteprima nel marzo 1975, al Salone di Ginevra, sei mesi prima della sua commercializzazione. Il suo design, firmato da Pininfarina, la rendeva un modello di alta rappresentanza, molto imponente per l’epoca. La PEUGEOT 204 Coupé del 1967, presentata anch’essa con il supporto del Club PEUGEOT 204 & 304, proviene dagli archivi de l’Aventure PEUGEOT. È stata iscritta al Tour Auto 2019 e sarà esposta a Rétromobile con una nuova livrea disegnata dalle equipe del Design PEUGEOT. A completamento di questo palcoscenico, l’equipe dell’Aventure Automobile di Poissy espone una magnifica Talbot Tagora SX del 1983 dotata del motore V6 PRV di 2.664 cm3. La PEUGEOT e-LEGEND Concept, veicolo al 100% elettrico, a guida autonoma e connesso col mondo esterno, accompagna idealmente tutte le sue antenate e rappresenta il punto di vista di PEUGEOT verso il futuro dell’auto, con grande ottimismo e la consapevolezza che questo futuro sarà ultra desiderabile.

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Opel Combo: nuovi accessori per un comfort esclusivo

 

 

di Maurizio Elviretti

 

Opel rende Combo ancora più interessante con un’offerta completa di accessori concepiti specificamente per questo veicolo compatto multifunzione. La gamma di accessori eleganti e pratici per la versione passeggeri Combo Life e per Combo Cargo comprende portabiciclette, seggiolini e roof box, assistenti al parcheggio anteriore e posteriore e protezioni per il vano bagagli. Queste dotazioni, belle e pratiche, consentono di sfruttare il proprio Combo al massimo e sono rivolti a famiglie e professionisti ma anche agli artisti come i pittori che devono per esempio trasportare tele, cavalletti, pennelli e quadri per dipingere o per partecipare a mostre. La gamma di accessori di Combo comprende tutto quello che serve per adattare la vettura a ogni necessità, che si tratti di lavoro o tempo libero. Le operazioni di carico e scarico si svolgono rapidamente e facilmente. Il divertimento (o il lavoro, nel caso di Combo Cargo) inizia, per esempio con i kit per ganci di traino fissi o amovibili (a partire  da 412euro IVA inclusa) con cablaggioelettrico a13poli e capacità di carico verticale massimo di 74 chilogrammi. Segue un’ampia selezione di portabiciclette (fino a due e-bike elettriche o quattro biciclette tradizionali) da montare sul gancio di traino. Oppure, utilizzando i portabiciclette specifici insieme alle barre portatutto in alluminio (a partire da 115 euro IVA inclusa), Combo (con o senza barre longitudinali) può trasportare due biciclette tradizionali, diversi tipi di roof box (a partire da 231 Euro IVA inclusa) fino a 470 litri di volume o 75 kg di carico, un kayak o unosnowboard. Sulle versioni con porte posteriori a battente, il tetto di Combo si può trasformare in una superficie di carico, grazie ai portapacchi in acciaio o in alluminio (a partire da 646 Euro IVA inclusa) con rullo integrato per facilitare le operazioni di carico e scarico, e che sono in grado di portare rispettivamente fino a 115 o 120 kg. Utilizzando gli altri accessori pensati per i professionisti, come le cinghie con cricchetto e gancio, il sistema di arresto ribaltamento e il supporto scala (capacità di carico di 50 kg), Combo può trasportare in  tutta sicurezza oggetti ingombranti come scale, tubi e assi; e per riuscire a muoversi anche durante i mesi invernali, a pieno carico o meno, le catene da neve facili (a partire da 99 Euro IVA inclusa) o le calze da neve sono facili da montare e migliorano l’aderenza di Combo sulle stradeinnevate. Gli accessori di Combo permettono di organizzare al meglio il vano di carico e di proteggerlo da graffi e macchie. Tra questi elementi, realizzati su misura per Combo Cargo, vi sono i rivestimenti del pianale in legno e le protezioni in plastica o legno da montare sulle pareti del vano di carico. Per Combo Life, una vasca di gomma dai bordi alti, flessibile e lavabile si adatta perfettamente al vano di carico e lo protegge dallo sporco edall’umidità. Per tenere l’abitacolo pulito e ordinato, un pratico organizer con due divisori, che misura 61x34x31 centimetri, è disponibile per tutte le versioni di Combo (56 Euro IVA inclusa). Può contenere diverse tipologie di utensili, dai pennelli di un pittore agli attrezzi di un idraulico e si può ripiegare quando non lo si utilizza. In quel caso è spesso solo 30 mm. Gli oggetti più piccoli come i fazzoletti, i blocchetti e i trucchi possono essere riposti negli speciali inserti deiportabicchieri. Chi possiede o utilizza Combo apprezzerà in particolare i tappetini antiscivolo, in moquette, gomma sagomata o quattro stagioni, per la prima e la seconda fila di sedili, che  proteggono l’abitacolo dalla neve, dal fango, dall’acqua, dal sale o dallosporco. La gamma di seggiolini e sistemi di ritenuta di Combo è perfetta per ogni età e rispetta le più recenti normative sulla sicurezza (UE ECE-R 44/04), tra cui quella sulla protezione dagli impatti laterali. Per installarli con facilità e per avere la massima sicurezza, i sedili possono essere fissati agli attacchi ISOFIX e/o alle cinture di sicurezza a tre punti del veicolo. La seconda fila di sedili di Combo Life può addirittura avere tre seggiolini posizionati uno di fianco all’altro, un vero vantaggio per le famiglie e una rarità sul mercato. In caso di incidente, ci si può proteggere dallo spostamento degli oggetti presenti nel vano di carico di Combo Life con una griglia divisoria (214 Euro IVA inclusa). Disponibile in combinazione con la rete per carichi pesanti a richiesta, la griglia metallica viene installata dietro i sedili posteriori. In caso di situazioni impreviste, il registratore Philips GoSure ADR620 offre a chi guida Combo una testimonianza di quanto avvenuto con un video in qualità Full HD. La registrazione video è immediatamente disponibile sullo schermo LCD da due pollici,  mentre il sensore da 2.0 megapixel garantisce registrazioni di qualità elevata, anche di notte. Una protezione ulteriore per i passeggeri seduti nella seconda fila di Combo Life è assicurata dalle tendine per i finestrini posteriori e laterali, anche quelli delle portiere scorrevoli (a partire da 55 Euro IVA inclusa). Le tendine offrono privacy e proteggono dai raggi del sole, mantenendo così fresco l’abitacolo. Opel Combo è una vettura pratica, comoda e innovativa disponibile in numerose versioni, in lunghezza standard (4,40 metri) o XL (4,75 m). Combo Life per il trasporto di passeggeri può essere ordinato con 5 o 7 posti, mentre i professionisti possono aumentare i posti di Combo Cargo passando da 3 a 5 con la versione doppia cabina a richiesta. La versione passeggeri e quella commerciale offrono numerose tecnologie innovative e sistemi di assistenza alla guida senza rivali nella categoria. L’ampia gamma di accessori Opel permette di aumentare ulteriormente sicurezza, praticità ed eleganza.

 

 

 

 

 

 

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DS 3 Crossback vince l’”Innovation Award” per i sistemi di aiuto alla guida

 

 

 

 

 

 

 

 

dalla redazione

 

Marion David, direttore prodotto e sviluppo di DS AUTOMOBILES ha ricevuto il premio “Innovation Awards” istituito dalla rivista francese AUTO MOTO, nella categoria dei sistemi di assistenza alla guida con DS3 CROSSBACK. “Siamo fieri di ricevere questo premio, che rappresenta un riconoscimento per tutto il team che ha lavorato a questo progetto dalla concezione, alla produzione, fino alla sua commercializzazione” , ha dichiarato Marion David durante la cerimonia di ritiro del premio. Nello specifico il premio è stato assegnato al sistema di guida semi-autonoma che equipaggia DS 3 CROSSBACK, denominato DS DRIVE ASSIST. La tecnologia del DS DRIVE ASSIST porta un’innovazione che guiderà il mondo della mobilità verso il futuro della guida autonoma. DS 3 CROSSBACK offre, grazie a questo equipaggiamento, la possibilità di viaggiare in totale relax, in situazioni di traffico sostenuto o di lunghi viaggi in autostrada. Sulla base delle informazioni acquisite dal radar frontale e dalle telecamere di bordo, la vettura segue le condizioni della circolazione adattando automaticamente la nostra traiettoria all’interno della carreggiata. Nel contempo, il sistema regola la velocità per mantenere adeguata distanza di sicurezza nei confronti delle auto che ci precedono, portando al completo arresto del veicolo, se necessario. L’ « Innovation award » rappresenta un grande riconoscimento per DS AUTOMOBILES, che con DS 3 CROSSBACK sta scrivendo un nuovo capitolo della sua storia che unisce tradizione, design pionieristico e avanguardia tecnologica.

 

 

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Apple: cintura di sicurezza smart per auto a guida autonoma

 

di Maurizio Elviretti

 

Apple vuole produrre una cintura di sicurezza smart, da integrare nelle vetture elettriche e rendere compatibile con i sistemi CarPlay. È quanto rivela un nuovo brevetto accordato alla società di Cupertino, un obiettivo su cui il gruppo avrebbe già messo al lavoro diversi membri del cosiddetto Project Titan. Al momento, tuttavia, non è dato sapere se il prodotto verrà effettivamente lanciato sul mercato. Grazie al sistema CarPlay, Apple ha portato alcune delle funzioni principali di iOS anche all’interno della vettura, dalla gestione delle chiamate alla navigazione stradale, passando per l’intrattenimento con la riproduzione di musica in streaming. L’accesso a CarPlay, così come pensato, è però consentito solo a chi si trova in prossimità del cruscotto: l’autista, quindi, e il passeggero seduto sul sedile frontale. Per permettere anche agli altri passeggeri presenti nell’abitacolo, quindi sui sedili posteriori, di interagire con sistemi di navigazione e intrattenimento, il gruppo di Cupertino starebbe pensando a delle cinture di sicurezza smart. In un brevetto dell’azienda, depositato presso l’U.S. Patent and Trademark Office, viene infatti illustrata una versione delle cinture comprensive di sensori, speaker, microfoni e altri dispositivi elettronici. In questo modo, i passeggeri possono non solo interagire con le cinture, ma anche con i sistemi centralizzati di intrattenimento dell’auto. Ad esempio, le cinture potrebbero offrire un’esperienza d’ascolto audio differenziata per singolo viaggiatore o, ancora, fungere da strumento per la riduzione del rumore di fondo. I dispositivi possono quindi incorporare sistemi di feedback aptico, ad esempio per segnalare rallentamenti o problemi di traffico, quindi tutta la strumentazione per effettuare singole chiamate. Così come riferisce AppleInsider, la società di Apple Park sarebbe particolarmente interessata all’implementazione di queste cinture sulle vetture a guida autonoma, affinché l’esperienza dell’utente sia la più immersiva possibile. Il rischio di queste auto, infatti, è di risultare troppo noiose per i passeggeri, i quali devono occupare il loro tempo in attività diverse rispetto alla semplice guida.

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ZTL, MIT: dietrofront sulle auto elettriche

 

 

 

di Maurizio Elviretti

 

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti fa un passo indietro per quanto riguarda l’accesso nelle Zone a Traffico Limitato, permettendo alle solo auto elettriche di transitare nelle aree Ztl. Niente ibride dunque ma soltanto vetture EV, particolare che di fatto andrà a modificare quanto previsto nella norma inserita nella Legge di Bilancio 2019. Il Mit ha confermato la volontà di privilegiare le elettriche in una nota, sottolineando di aver già definito le modifiche al testo precedente, modifiche che non sono state inserite nel decreto Semplificazioni soltanto per motivi tecnici. La modifica, si legge nella nota, sarà inserita alla prima occasione utile. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha poi ribadito che la misura non permette l’accesso alle aree pedonali a nessun mezzo di trasporto, a quattro oppure a due ruote, così come stabilito dall’Articolo 3 del Codice della Strada. “Rimane ferma intenzione modificare la norma della legge di Bilancio 2019 sull’accesso alle Zone a traffico limitato delle città, per far sì che il transito sia riferito alle sole vetture elettriche e non anche a quelle ibride”. Così in una nota il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. “I tecnici del Mit hanno già approntato la modifica normativa necessaria che, per motivi puramente tecnici, non è potuta entrare nel decreto Semplificazioni. Il ritocco sarà comunque inserito nel primo provvedimento utile”. Il Mit “ribadisce con forza che la misura non consente in ogni caso l’accesso di mezzi di locomozione a due o quattro ruote nelle aree pedonali dove, come stabilito dall’articolo 3 del Codice della Strada, è interdetto l’accesso a qualsiasi mezzo a motore che non sia di soccorso o per il trasporto di persone disabili”.

 

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CIR: Citroën con Rossetti e Mori

 

dalla redazione

 

La notizia era nell’aria già da qualche settimana, ne avevamo parlato anche nell’ultima puntata di Professione Motori, oggi arriva l’ufficialità direttamente dalla casa madre. Sarà Luca Rossetti a portare al debutto nel Campionato Italiano Rally 2019 la C3 R5 ufficiale di Citroën Italia. Nato a Pordenone nel 1976, Luca Rossetti ha debuttato nel Campionato Italiano Rally e ha fatto le sue prime esperienze internazionali proprio al volante di una vettura del Double Chevron, classificandosi tredicesimo assoluto e terzo di categoria al Rally di Montecarlo del 2004 con Saxo.
Il pilota friulano vanta una notevole esperienza internazionale. Nel suo palmarés ci sono, infatti, quattro successi parziali nell’Intercontinental Rally Challange e sette nell’Europeo, campionato che si è aggiudicato tre volte, stabilendo un vero e proprio record. Nel 2012 ha conquistato il Campionato turco, navigato dal concittadino Matteo Chiarcossi.
In campo nazionale Luca Rossetti si è aggiudicato il Campionato Italiano Rally 2008 con una vettura di Groupe PSA, “navigato” sempre da Matteo Chiarcossi.
«Sono particolarmente orgoglioso di essere a fianco di Citroën Italia nel portare C3 R5 al debutto nel CIR. Si tratta di un compito stimolante – dichiara Luca Rossetti – perché ci confronteremo con avversari di grande esperienza. Però, esaminando quanto la C3 R5 ha fatto vedere nel WRC-2 della stagione passata, ci fa ben sperare di essere competitivi fin dalle prime uscite. Personalmente, poi, vestire nuovamente i colori Citroën mi riporta indietro nel tempo, perché proprio con una sua vettura è iniziata la mia esperienza agonistica. Ritrovo un team molto valido, con persone estremamente professionali e competenti con cui ho sempre mantenuto un rapporto di grande stima anche quando eravamo avversari».

Sul sedile di destra della C3 R5 ufficiale di Citroën Italia siederà Eleonora Mori. Nata e residente a Schio (Vicenza), Eleonora Mori ha debuttato come navigatrice al Rally dei Mastini del 2011 (diciassettesimo posto assoluto).
La sua prima vittoria assoluta è al Rally Piancavallo del 2015 con una vettura di Groupe PSA, quando inizia il fattivo sodalizio con Luca Rossetti.
«Sono contenta e molto emozionata, raccolgo un’eredità pesante dalla navigatrice di Groupe PSA che mi ha preceduto, dovrò cercare di fare del mio meglio. Entriamo in un team vincente  che ha scritto la storia del Tricolore dal 2008 a oggi. Dobbiamo entrarci con grande umiltà ma consapevoli della nostra forza. Non vedo l’ora si salire sulla nostra C3 R5».

LA STORIA DELL’EQUIPAGGIO ROSSETTI – MORI
Luca ed Eleonora si conoscono al Monza Rally Show nel 2014. Si ritrovano casualmente a fare un Test in quel di Brescia quando il pilota Pordenonese è già 3 volte campione Europeo, Turco e Italiano. Da lì, dopo alcuni test e varie prove, si ritrovano a vincere il Rally di Piancavallo nell’agosto 2015 con una Peugeot 208 T16. Dopo questo episodio, inizia per Eleonora il percorso di apprendimento per imparare a stare a fianco del pluricampione. La navigatrice vicentina viene istruita per sostituire il fido navigatore di Luca per 14 anni, Matteo Chiarcossi e dal 2016 lo affianca stabilmente.

C3 R5, PRESTAZIONI DA ASSOLUTO
La C3 R5 che Citroën Italia schiererà nel CIR 2019 per Luca Rossetti e Eleonora Mori è stata messa a punto dai tecnici di Citroën Racing grazie anche alla partecipazione ad alcune prove del WRC-2 della scorsa stagione.
Il motore è un quattro cilindri di 1.6 litri disposto trasversalmente, con distribuzione a doppio albero a camme in testa e 16 valvole, iniezione diretta Magneti Marelli e turbocompressore con flangia in aspirazione di 32 mm. Il risultato è una potenza di 282 CV a 5000 giri/min, con coppia massima di 420 Nm (a 4000 giri/min).
La trazione è integrale permanente con i differenziali anteriore e posteriore autobloccanti, cambio sequenziale Sadev a cinque rapporti con comando manuale a leva e frizione a doppio disco in materiale cerametallico.
Le sospensioni sono di tipo McPherson con ammortizzatori regolabili mentre l’impianto frenante è dotato di pinze a quattro pistoncini e dischi autoventilanti da 300 mm di diametro in assetto terra e 355 mm su asfalto, sia all’anteriore che al posteriore.
L’auto monta cerchi da 18″ su asfalto e da 15″ su terra per pneumatici Pirelli.
La preparazione e l’assistenza in gara della vettura è affidata alla struttura di Fabrizio Fabbri, storico partner nelle vittorie del Groupe PSA Italia nei rally.

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DS Techeetah: E-Prix di Santiago da dimenticare

 

dalla redazione

 

Solo quattordici monoposto sono riuscite a portare a termine l’E-Prix di Santiago, disputato con un caldo record di 37°C. Dopo una partenza dalla dodicesima e quattordicesimo fila, Jean-Éric Vergne e André Lotterer si sono trovati in buona posizione per andare a punti. Sfortunatamente la gara di Jean-Éric Vergne si è conclusa prima del tempo a causa dei danni occorsi alla sua monoposto, e André Lotterer, a causa di problemi tecnici, è sceso dalla top 10 alla tredicesima posizione. Mark Preston, Team Principal: «La gara non è andata come speravamo. Jean-Éric ha dovuto abbandonare per un problema tecnico, conseguenza dei danni alla sua monoposto. Anche André non è andato a punti. La sua monoposto si è surriscaldata a fine gara e ha dovuto rallentare per portarla a termine. Dovremo capire cosa ha causato questo problema. È frustrante siglare una doppietta nel primo gruppo di qualifiche e doversi accontentare della sesta e settima fila in griglia di partenza. Il team ha fatto un lavoro straordinario che meritava di essere premiato. Nonostante tutto, sappiamo che abbiamo due ottimi piloti e due ottime monoposto, e che il Messico ci vedrà schierati nelle prime file. » Xavier Mestelan-Pinon, Direttore di DS Performance: «Naturalmente siamo molto delusi da questo risultato. Penalizzati per la polvere dal nostro gruppo di qualifiche, abbiamo anche patito il fatto di partire in mezzo allo schieramento.  Jean-Éric è stato vittima di un incidente che ha danneggiato irrimediabilmente la sua auto, proprio quando aveva trovato il ritmo giusto rispetto all’energia consumata. André, in piena rimonta e in settima posizione, è stato ritardato da un problema di surriscaldamento che dobbiamo verificare. Dobbiamo lasciarci questa prova alle spalle e concentrarci sul prossimo E-Prix in Mexico. » André Lotterer : «Non è stata proprio la nostra giornata. Essere davanti nel nostro gruppo di qualifiche e dover partire dalla quattordicesima posizione dimostra che il sistema attuale non va bene. Abbiamo lavorato molto per avere una buona posizione in griglia, e non è giusto ritrovarsi dietro nello schieramento di partenza, perché il primo gruppo ha dovuto pulire la pista. In gara sono risalito in classifica e miravo a un buon risultato, visto che avevo più energia e competitività dei piloti attorno a me. L’obiettivo era conquistare il quinto posto, ma ho perso potenza per un rialzo della temperatura, e sono stato costretto a rallentare per terminare la gara. La delusione è forte, perché siamo arrivati vicini ai punti e oggi avevamo il potenziale per siglare un buon risultato. Dobbiamo analizzare con attenzione quello che è successo per arrivare più forti a Mexico City. » Jean-Éric Vergne : «Il team ha fatto un ottimo lavoro. Nonostante un primo posto nel mio gruppo di qualifiche, sono partito in dodicesima posizione per la variazione della pista. Mi stavo preparando ad attaccare quando sono stato tamponato mentre ero in frenata. Dopodiché qualcosa non ha funzionato sulla monoposto, e ho dovuto abbandonare, perché era impossibile terminare la gara. Tutto il team lavora duramente e oggi siamo stati ancora una volta molto performanti in pista. Peccato non aver potuto portare a casa qualche punto, ma torneremo più forti in Messico

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Renault Twingo: look nuovo a Ginevra

 

 

dalla redazione

 

Renault Twingo si rifà il look ed è pronta a presentarsi in tutte le sue novità già dal prossimo marzo al Salone dell’Auto di Ginevra. La casa automobilistica francese ha rilasciato le prime immagini e le prime informazioni sul restyling della terza generazione di uno dei modelli più apprezzati del brand. Novità fuori e dentro l’abitacolo per Twingo. Più stretta e bassa la griglia frontale che lascia spazio ad un muso leggermente più affusolato in cui si incastrano alla perfezione i nuovi gruppi ottici C-Shape LED più arrotondati caratterizzati dalla forma a “C”. Forma che viene riprese anche al posteriore, dove l’apertura del bagagliaio è più pratica grazie ad una maniglia posta direttamente sotto il tergicristallo. Non cambiano le dimensioni (3,61 metri di lunghezza., anche se le forme sono state rese più dinamiche con l’abbassamento dell’altezza di 10 millimetri, con conseguente efficentamento del risparmio di carburante. Il miglioramento nell’aereodinamica è frutto anche delle prese d’aria frontali e in particolare di quelle poste nella parte posteriore sopra il passaruota. Il top di gamma avrà in dotazione cerchi in lega da 16” con finiture in diamante. La nuova Twingo sarà disponibile in tre diversi allestimenti, i cui nomi non sono ancora stati resi noti. Alle tonalità già disponibili nella gamma lanciata nel 2014, si aggiungono le colorazioni Mango Yellow e Quartz White. L’interno dell’abitacolo è spazioso e funzionale, a dispetto delle piccole dimensioni di Twingo. Ci sono ampie possibilità di personalizzazione, con diverse opzioni per combinare le tonalità delle finiture. Per quanto riguarda la connettività, saranno due i sistemi di infotainment integrati nell’ecosistema Easy Connect: Easy Link e R&Go. Quest’ultimo è in grado di interfacciarsi con il vostro smartphone grazie ad un app dedicata mentre il primo, disponibile sui top di gamma, è caratterizzato da uno schermo touch da 7”direttamente integrato nella plancia. Nel tunnel centrale è stato posizionato un vano porta oggetti, ideale per sistemare anche il vostro smartphone in fase di ricarica grazie alla presenza di due porte USB e di un ingresso jack. Accanto ai sistemi di connessione, il tasto Start&Stop, quello adibito al controllo del Cruise Control e il limitatore di velocità. Rispetto alle attuali motorizzazioni disponibili, 1.0 SCe da 70 CV e 0.9 TCe da 90 CV, la gamma si arricchisce di due nuove varianti: una benzina 1.0 SCe da 75 CV in grado di erogare 92 Nm di coppia e una versione turbo 0.9 TCe da 95 CV (135 Nm di coppia). Di base il nuovo modello ha un cambio a cinque marce ma per alla versione turbo 0.9 è possibile abbinare il cambio a sei rapporti con doppia frizione EDC.